Quando il titolare di una domanda di brevetto decide di estenderla in ambito europeo l’Ufficio internazionale di riferimento è l’EPO (Europea Patent Office): dopo la richiesta di estensione l’iter prevede una fase di ricerca ed interlocuzione che può concludersi con un parere favorevole della commissione EPO (il c.d. granting) per poi proseguire nella “validazione” a livello nazionale, che consiste in tante domande quante sono le nazioni prescelte tra gli Stati Membri della Convenzione EPC.
La domanda di brevetto fluisce quindi attraverso un canale unico (l’EPO) per poi dividersi in tanti titoli quanti sono gli Uffici Brevetti nazionali indicati dal titolare del brevetto.
E’ facile intuire che la procedura appena descritta presenta una certa complessità nella gestione di tutti i flussi di validazione nazionale del brevetto, con costi di rappresentanza, tasse e traduzione significativi.
Il nuovo Brevetto Unitario (Unitary Patent) consentirà una semplificazione della attuale procedura nell’ultima fase della “validazione”: sarà infatti possibile ottenere una protezione brevettuale in 25 Stati membri dell’UE (quelli rappresentati nella immagine, estrapolata dal sito EPO) presentando un’unica richiesta all’EPO.
Il Brevetto Unitario sarà basato sugli stessi meccanismi di analisi garantiti dalla convenzione sui brevetti europei (EPC), pertanto nulla cambierà nella fase di ricerca in quanto verranno applicati gli stessi standard di analisi del testo brevettuale ad oggi in essere.
Soltanto dopo aver ottenuto il parere favorevole della commissione di esame EPO il titolare del brevetto potrà quindi richiedere con un’unica domanda il beneficio dell’effetto unitario della Unitary Patent ottenendo in tal modo una tutela giuridica uniforme in 25 Stati, tutti già membri dell’UE oltre che della convenzione sui brevetti europei EPC
La semplificazione della procedura di “validazione” si riflette anche sui costi, che non sono legati al numero di nazioni scelte ma sono fissi; soltanto nel caso in cui il numero delle nazioni prescelte dal titolare del brevetto sia minore di tre l’attuale procedura in essere continua ad essere economicamente vantaggiosa; in presenza di un’estensione più ampia – ad esempio per cinque o più nazioni – la richiesta procedurale del Brevetto Unitario risulta più economica.
L’avvio del Brevetto Unitario è previsto per Giugno 2023, tuttavia sono già partite delle procedure transitorie per quei brevetti che dal 1 Gennaio 2023 hanno ottenuto dall’EPO un parere favorevole alla concessione.
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